la bici è ...

la bici è ... economica, ecologica, salutare, segno di civiltà: INTELLIGENTE!

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"

Ivan Illich "elogio della bicicletta"

mercoledì 14 settembre 2011

Programma di mandato Giunta Comunale 2011-2016

programa completo: http://ufficiostampa.comune.figline.it/templates/ufficiostampa.comune.figline.it/docs/Programma%20mandato%202011.2016/Programmadimandato_27luglio.pdf



Sindaco Nocentini - Programma di Mandato
2011 - 2016
[estratto pagg.61-63]

9.4. Una mobilità sostenibile
L'espressione mobilità sostenibile indica delle modalità di spostamento (e in generale un sistema di mobilità urbana) in grado di diminuire gli impatti ambientali generati dai veicoli privati.
Le amministrazioni pubbliche sono i principali responsabili della promozione e dell'organizzazione della mobilità sostenibile; gli interventi necessari sono finalizzati a ridurre la presenza degli autoveicoli privati negli spazi urbani per favorire la "mobilità alternativa" che in ordine d'importanza viene svolta:
• a piedi;
• in bicicletta;
• con i mezzi di trasporto pubblico (autobus, tram, sistema ferroviario
metropolitano);
• con i mezzi di trasporto privato condivisi (car-pooling e car-sharing).
Le città dove le politiche di sostenibilità dei trasporti hanno avuto più successo sono state quelle nelle quali le diverse tipologie di intervento sono state applicate in maniera integrata in modo da rinforzarsi una con l'altra. Gli stessi singoli interventi applicati senza curarne i sincronismi e le sinergie risultano quasi sempre inefficaci. Viceversa la loro integrazione porta a una riduzione notevole dei flussi di traffico veicolare privato in un arco temporale sorprendentemente breve.
Alla base di queste misure ci sono tre principi di riferimento:
1. migliorare i servizi di prossimità in modo tale da ridurre la necessità di spostamenti automobilistici sia in termini numerici che di distanze;
2. destinare una parte della superficie stradale alla mobilità di tipo sostenibile a scapito dei veicoli privati, riducendo in questo modo il costo generalizzato del trasporto sostenibile;
3. realizzare una rete intermodale di trasporto che consenta spostamenti più veloci di quelli realizzati dagli autoveicoli privati.

9.4.1. La mobilità pedonale
E’ necessario favorire l'accessibilità e la fruizione universale degli spazi pubblici, con interventi di eliminazione delle barriere architettoniche nei percorsi, con la realizzazione dei percorsi sicuri casa-scuola. A questo riguardo l’amministrazione proporrà il servizio Piedibus. ll Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. E’ il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola.

9.4.2. La mobilità ciclabile
La mobilità ciclabile. Il progetto di una mobilità sostenibile guarda innanzitutto alla promozione ed alla creazione delle condizioni per una mobilità alternativa. Il fondovalle di Figline si presta ad un utilizzo diffuso della bicicletta per i piccoli spostamenti di lavoro e di vita quotidiana, piccoli spostamenti che sortiscono grandi impatti sui flussi di traffico e sulla disponibilità di spazi di sosta.
Per questo l’Amministrazione intende realizzare un sistema ampio ed articolato di piste ciclabili in grado di collegare le frazioni del fondovalle al centro ed inoltre la grande pista che collega Arezzo a Firenze passando per Figline lungo gli argini dell’Arno. E’ necessario realizzare, con il prevalente utilizzo di aree pubbliche, una rete ciclabile principale, di collegamento di varie parti del territorio al capoluogo ed una rete secondaria, all’interno di quest’ultimo, al finedi rendere raggiungibili i vari servizi e le attrezzature. Tra i possibili percorsi ciclabili si citano:
1. Centro storico – Distretto – Cesto;
2. Centro storico – Centro Sociale – Il Giardino;
3. Centro Storico – Nuova Zona commerciale COOP;
4. Centro storico – Matassino – Parco Pizziconi:
5. Centro Storico – Lo Stecco.
La viabilità Figlinese deve trovare come regola un marciapiede da riservare, almeno in parte, a pista ciclabile.
La mobilità ciclabile deve inoltre essere sostenuta da una ingente offerta pubblica di biciclette. Per questo l’Amministrazione ha intenzione di promuovere un servizio di bike-sharing, con un positivo impatto sia sui flussi di traffico sia sui ritorni turistici. Il bike-sharing è uno degli strumenti di mobilità sostenibile a disposizione delle amministrazioni pubbliche che intendono aumentare l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (autobus, tram e metropolitane), integrandoli tra loro (trasporto intermodale) e integrandoli dall'utilizzo delle biciclette condivise per i viaggi di prossimità dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare. È quindi una possibile soluzione al problema dell'"ultimo chilometro", cioè quel tratto di percorso che separa la fermata del mezzo pubblico alla destinazione finale dell'utente.
Il servizio di bike-sharing viene solitamente realizzato con il ricorso a partenariati pubblici e privati. Compagnie pubblicitarie sono infatti frequentemente disponibili a fornire il comune di biciclette a titolo gratuito (o sottocosto), in cambio della autorizzazione ad apporre della pubblicità sia sulle biciclette che in altri punti della città



martedì 13 settembre 2011

Europa Felix (in bici): si può fare, anche da noi

Incontro a Figline Valdarno, 15 settembre 2011

Mobilità in bicicletta, opportunità europea per Comuni piccoli e grandi
Valerio Parigi
Fiab –ECF
v.parigi@firenzeinbici.net


Spesso sentiamo dire "non si può fare", a proposito di piste e attraversamenti ciclabili, zone ciclopedonali, zone 30 e moderazione del traffico. Ci vogliamo credere?
Come nel divertente film con Bisio, la risposta è "si può fare". 
Le soluzioni esistono, coerenti con la normativa, economiche, da effetti positivi a breve su traffico e vivibilità dell'ambiente urbano in cu viviamo.

Fiab: di che ci occupiamo?
la risposta è semplice, la Federazione italiana amici della bicicletta si occupa di mobilità e ambiente. Il nostro fulcro è la mobilità “sostenibile”.
In essa la bici svolge un ruolo di punta di diamante, anche se non da sola,e va a fare "alleanza naturale" con trasporto pubblico e spazi pedonali. 
Come federazione nazionale e come associazioni locali "facciamo politica”, da cittadini che vogliono una partecipazione attiva alla vita e alle decisioni del luogo in cui vivono.
Promuoviamo quindi un "modello di mobilità":  quello che ormai si sta diffondendo in tutta Europa, che arranca in Italia, ma che rappresenta il futuro per tutti noi: muoversi bene, con meno auto che diventano un segmento, non il tutto.
Ci rivolgiamo alla gente e alle pubbliche amministrazioni.


giovedì 1 settembre 2011

Un progetto per la ciclabilità a Figline

Vecchio progetto del 2008: era stato fatto uno studio preliminare successivamente accantonato...è il momento di ripartire pensando una "rete" che attraversi tutto il pase e colleghi le frazioni ala stazione e al centro storico